martedì 12 febbraio 2008

Festa della donna




8 Marzo: ipotesi sull'origine

L'origine della festività è controversa .
Una possibilità è che la sua istituzione risalga al 1910 nel corso della II Conferenza dell'Internazionale socialista di Copenaghen .
Sarebbe,secondo alcuni , di Rosa Luxenburg la proposta di dedicare questo giorno alle donne .
Secondo altri la proposta sarebbe di Clara Zetkin .
Alcune femministe italiane sostengono, tuttavia, che l'unica data certa è l'8 Marzo 1917 quando le operaie di Pietroburgo (Russia ) manifestarono contro la guerra e la penuria di cibo e ,solo per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza,si preferì far risalire la festa ad un episodio verificatosi negli Stati Uniti d'America.


Nel 1908, qualche giorno prima di questa data, a New York le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare . Lo sciopero si potrasse per alcuni giorni ,finchè l'8 Marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire .
Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operarie all'interno morirono arse dalle fiamme .

Questo triste accadimento ha dato il via, negli anni immediatamente successivi, ad una serie di celebrazioni ,prima circoscritte agli Stati Uniti ,con l'unico scopo di ricordare l'orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica .
Successivamente, con il diffondersi delle iniziative di rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 Marzo assunse un'importanza mondiale e divenne, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto .






La festa della donna oggi




Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento , cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna .Questa festa, però , è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose , divenute il simbolo di questa festa , talvolta a prezzi esorbitanti . Anche i ristoratori attendono questa giornata per vedere i loro locali affollati , magari non sapendo cosa è avvenuto l'8 Marzo 1908 .




Nel corso degli anni quindi , sebbene non si manchi di festeggiare questa data , è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna . La grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire con le amiche e concedersi una serata diversa , magari all'insegna della trasgressione .




Sarebbe ,forse, più sensato in questa giornata celebrare le tante vittime , donne e uomini , sfruttati nel lavoro nero o caduti sul lavoro .





La mimosa simbolo della festa della donna





La sceltadi utilizzare la mimosa come simbolo della festa della donna risale al 1946 quando le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano un fiore di stagione a buon prezzo .

Si cercava un fiore che potesse contraddistinguere e simboloeggiare la giornata .

Le donne italiane trovarono nelle palline morbide e accese che costituiscono la profumata mimosa il simbolo della festa della donna . In più questi fiori hanno il grande vantaggio di fiorire nel periodo della festa e di non essere troppo costosi .

La mimosa è un fiore molto delicato ed ha vita breve .

Come conservarla al meglio ?

Utilizzando un coltelliono affilato eliminare tutte le foglie che crescono in basso :queste , infatti , marciscono rapidamente perchè a contatto con l'acqua del vaso .

Riempire il vaso con dell'acqua tiepida in modo da far fiorire i capolini non ancora aperti e rendere più soffici quelli già sbocciati . E' bene tenere il vaso lontano da ogni fonte di calore altrimenti l'aria secca peggiorerebbe l'aspetto della mimosa .


Per far seccare i fiori , eliminare del tutto le foglie dagli steli , appendere il mazzolino atesta in giù in un locale asciutto , poco luminoso e con un buon ricambio di aria . Tenerlo così finchè non è seccato .




Ire

2 commenti:

Piccini Alberto ha detto...

Benvenuta in Blogger.

:-)

Ciao, Alberto

Maghetta ha detto...

Un link a un post un po' curioso che ho scritto l'anno scorso, in occasione dell'8 marzo, per il blog della nostra biblioteca: "Donne in cartolina"
http://www.ipbz-corsi.it/biblioteca/blog/?p=18